Introduzione – Lombosciatalgia cause e rimedi
Ti è mai capitato di accusare un dolore nella bassa schiena con irradiazione verso il gluteo?
Spesso viene scambiato per lombalgia, ma in realtà potrebbe trattarsi di un dolore radicolare, chiamato anche lombosciatalgia o più comunemente conosciuta come “sciatica”: una patologia che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico e origina da un’infiammazione del nervo sciatico.
Nell’articolo approfondiremo un po’ l’argomento così da spiegare cos’è, i sintomi e come si cura. Buona lettura!
INDICE
- INTRODUZIONE
- COS’È LA LOMBOSCIATALGIA
- CAUSE DELLA LOMBOSCIATALGIA
- SINTOMI DELLA LOMBOSCIATALGIA
- DIAGNOSI DELLA LOMBOSCIATALGIA
- TRATTAMENTO DELLA LOMBOSCIATALGIA
Cos’è la lombosciatalgia
Il dolore radicolare è un’infiammazione dovuta alla compressione del nervo sciatico, da qui il termine “sciatalgia”, e il dolore può estendersi dalla zona dei lombi, ai glutei, alla coscia fino al piede.
Il nervo sciatico è il nervo più lungo e con calibro più grande del nostro corpo, si estende dalla schiena agli arti inferiori lungo un asse postero-laterale.
Origina dall’unione dei rami nervosi delle ultime due vertebre lombari L4-L5 e i primi tre nervi spinali S1-S2-S3, che si incontrano al livello del muscolo piriforme e del gluteo; da qui viaggia fino al ginocchio dove di divide ulteriormente in rami più piccoli fino alla gamba, alla parte posteriore e anteriore del piede.
Il nervo sciatico è importante in quanto garantisce la sensibilità ed il movimento della parte posteriore della coscia.
Cause della lombosciatalgia
Le cause di questa infiammazione possono essere diverse, alcune più legate a problemi anatomici come:
- alterazioni muscolo-scheletriche;
- ernia del disco;
- sindrome del piriforme sottovalutata;
- stenosi del canale spinale;
altre cause sono solo conseguenze:
- sedentarietà,
- stress,
- mancanza di attività fisica.
Quest’ultimo punto sembra essere il più rilevante: muscoli troppo deboli o contratti lavorano male con la conseguenza dell’irritazione della schiena e del nervo! Un buon grado di attività fisica costante settimanale può aiutare a prevenire diversi “acciacchi”, tra cui anche la lombosciatalgia, lo sapevi?
Sintomi della lombosciatalgia
Nel caso del dolore radicolare, si avverte un dolore che colpisce lateralmente, irradiandosi dalla parte bassa della schiena ai glutei e dalla parte posteriore della gamba al piede. A seconda di quale radice nervosa è stata danneggiata, il percorso del dolore può variare leggermente:
- se l’infiammazione è al livello della radice L5, il dolore inizia nel gluteo, attraversa la parte posteriore della coscia e scende dalla parte laterale, sul ginocchio e sulla gamba (al malleolo laterale) e a volte finisce sull’alluce.
- se l’infiammazione è al livello della radice S1, il dolore inizia al gluteo e alla parte posteriore della coscia, attraversa il ginocchio e la gamba prima di colpire il tallone e infine tocca il bordo esterno del piede fino al mignolo.
Il dolore sperimentato è accompagnato da:
- intorpidimento generale e debolezza,
- sensazioni di scosse elettriche o bruciori,
- riflessi ritardati,
- ridotta sensibilità agli arti inferiori.
Questo può manifestarsi improvvisamente o gradualmente ed essere persistente o intermittente; può inoltre durare poco o per lunghi periodi, diventando per definizione “cronico”.
Nella fase acuta (i primi 2/3 giorni) questa infiammazione costringe il paziente ad evitare qualsiasi movimento dovuto al dolore intenso, che impedisce, in alcuni casi, anche di camminare.
Nella forma cronica, la lombosciatalgia rallenta in modo significativo i movimenti, a volte impedendo alcune azioni molto semplici come alzarsi e sedersi, rendendoli difficili da eseguire e molto dolorosi per la regione lombare della schiena.
Diagnosi della lombosciatalgia
L’esame clinico del paziente è il passo principale per cercare di caratterizzare la sede del dolore, il modo in cui si manifesta, le circostanze scatenanti e le posizioni che migliorano o aggravano il dolore.
Ci sono in letteratura diversi test che permettono al clinico (medico o fisioterapista) di capire lo stato di irritabilità del nervo ed il punto di gravità della radicolopatia. Tramite questi, il clinico può farsi una idea più precisa della prognosi della patologia e capire il trattamento più adeguato per la condizione che ha di fronte.
La diagnosi, inoltre, può essere approfondita da:
- Rx della colonna vertebrale,
- Risonanza Magnetica,
- TAC
Trattamento della lombosciatalgia
Se non esistono o insorgono particolari complicazioni, il problema della lombosciatalgia può essere affrontato e risolto con la fisioterapia.
Nella fase acuta si possono utilizzare tecniche di terapia manuale, nonché avvalersi di terapia farmacologica per ridurre il dolore e permettere un lavoro attivo; nella fase cronica invece si possono eseguire esercizi di rieducazione funzionale articolare per ristabilire la giusta mobilità e funzione della schiena.
I trattamenti riguardano:
- esercizi attivi e passivi che hanno come obiettivo la mobilizzazione del nervo sciatico e che comprendono esercizi di scivolamento, trazione laterale ed estensione + esercizi di rinforzo dei muscoli del core che ci permettono di stabilizzare la schiena;
- terapie con mezzi fisici che verranno stabiliti dal fisioterapista se saranno necessari in relazione alla sintomatologia specifica, fra tutti c’è l’utilizzo della tecarterapia.
L’intervento chirurgico si riserva a casi gravi di lombosciatalgia, in quanto è una procedura molto delicata, che viene prediletta in altri tipi di alterazioni della funzionalità vertebrale.
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